Mi chiamo Elisa, classe 1987, sono mamma di due bambini e sono fotografa.

Se ripenso alla fotografia nella mia vita la sento una costante, nel bene e nel male, dal primo momento in cui sono nata. Il primo mese di vita mio papà mi scattò tantissime fotografie, che però non ho mai potuto vedere: dimenticò di inserire il rullino nella macchina fotografica.

E’ proprio da questa mancanza che parte tutto il mio legame con la fotografia e, dalla scuola materna in poi, avrei diverse storie da raccontarvi, ricordi che forse sono alimentati anche da immagini che ho visto, esperimenti che ho fatto o sensazioni che ho provato.Ufficialmente però ho iniziato a fotografare grazie ad un brevissimo laboratorio all’Università, nel 2008, che mi serviva solo per accumulare qualche credito. Da lì non l’ho mai più abbandonata. Ne ho sviluppato la tesi di laurea, ne ho fatto un mezzo terapeutico per esprire le mie emozioni fino a quel momento nascoste dalla mia timidezza. Ho trasformato poi la fotografia in quella cosa che mi dava la forza di continuare ad avere un lavoro che non amavo. E’ stata il mio coraggio nel cambiare vita per farla diventare il mio (unico) lavoro. E’ stata la cosa che mi ha fatto diventare mamma.

 

Dal 2013 fotografo matrimoni, lifestyle di famiglia, ritratti, food, eventi, ma è dal 2018 che con la maternità ho scoperto la mia voce, ciò che mi rappresenta: la fotografia documentaria di famiglia che poi riesco a trasferire anche nei serivizi di matrimonio e di personal branding. 

Negli anni ho vinto concorsi, come quello di Amnesty International contro la violenza sulle donne, ho visto esposte le mie foto in una galleria d’Arte nel centro di Roma, dietro al Colosseo, ho esposto foto all’interno di hotels e in alcune mostre temporanee nel trevigiano. Ho visto pubblicate le mie immagini su riviste italiane e straniere.

Sono arrivata varie volte in finale nel concorso internazionale Documentary Family Award, e sono stata pubblicata in portali on-line come Vogue.